Suggerimenti per il risparmio
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Clima ambiente

Regula 1 - Clima ambiente

Per stare bene, l’essere umano ha bisogno di un clima d’ambiente gradevole, che esercita effetti positivi sia sulla salute che sull’efficienza di ogni singola persona. Un clima gradevole dipende non solo dalla temperatura dell’ambiente, ma anche dall’umidità presente nell’aria dei locali. Si consiglia di controllare regolarmente la temperatura dell’ambiente e l’umidità dell’aria utilizzando termometro e igrometro e di regolarle di conseguenza.

 

Regula 2 - la giusta temperatura ambientale

La prima condizione necessaria per avere un clima gradevole è la temperatura dell’ambiente. Naturalmente le esigenze di calore di ogni persona sono molto individuali. È praticamente impossibile soddisfare contemporaneamente i desideri personali di tutti gli utenti. Gli esperti sono tuttavia concordi nel sostenere che le temperature degli ambienti riscaldati devono essere comprese entro i cosiddetti limiti di gradevolezza. Per il soggiorno è considerata adeguata una temperatura di 20 °–21 °C; nella camera da letto sono invece sufficienti temperature più basse.

Va da sé che l’attività fisica e l’abbigliamento incidono profondamente sulle temperature desiderate. Se l’attività è maggiore e l’abbigliamento più pesante, vengono percepite come gradevoli temperature più basse.

 

Regula 3 - egolazione accurata dell’umidità dell’aria

La gradevolezza non dipende solo dalla temperatura ambientale. Un clima ambientale salutare è dato anche dall’umidità presente nell’aria. Un’aria troppo secca predispone a frequenti raffreddori. L’umidità relativa dell’aria negli ambienti riscaldati dovrebbe essere compresa tra il 40 e il 45%. Un’umidità dell’aria inferiore al 30–35% è percepita come sgradevole e può causare irritazione alle mucose delle vie respiratorie. Un’umidità dell’aria troppo bassa causa anche un’eccessiva formazione di polvere e sgradevoli cariche elettrostatiche. Se, invece, l’aria è troppo umida, c’è il pericolo di danni dovuti alla presenza di condensa. Per evitare danni edili e la diffusione di muffe, funghi e parassiti, l’umidità relativa dell’aria non dovrebbe salire oltre il 50–55%.

In una casa l’umidità si forma soprattutto quando si lava, si cucina, si usa il bagno, la doccia o si eseguono lavori di pulizia con l’acqua. Umidificatori dell’aria, piante, animali e gli occupanti stessi emanano vapore acqueo. L’aria presente nell’ambiente non è tuttavia in grado di assorbire tutta l’acqua presente. L’umidità eccessiva penetra nelle pareti o forma condensa sulle finestre, sulle condutture dell’acqua e sugli elementi metallici.

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